Stramonio torna dal 14 al 16 Novembre.
Con “Stramonio atto O”, lo scorso anno, abbiamo provato a raccontare il fenomeno della caccia alle streghe per affrontare non soltanto ciò che riguarda il femminile oggi ma, più in generale, tutto ciò che viene stigmatizzato e relegato a posizioni di marginalità e invisibilità.
La nuova edizione del festival, che si svolgerà ancora una volta a Como, teatro di una violenta caccia alle streghe nel periodo dell’Inquisizione, intende proseguire questo percorso di sperimentazione, per costruire luoghi di resistenza e trasformazione sempre più necessari.
La figura della strega, simbolo di metamorfosi, rappresenta l’antidoto all’identità fissa e individuale che alimenta ogni sistema fondato sul dominio e sull’oppressione.
Reincantare il mondo significa dunque recuperare, e se necessario reinventare, la capacità dei processi trasformativi; riconoscere una logica diversa da quella dello sviluppo capitalista; ridefinire una società non subordinata alle logiche del profitto.
L’incanto diventa, dunque, antidoto al rapporto distruttivo che la modernità ha instaurato con la molteplicità del mondo.
Il riferimento all’arte magica della tessitura è un esplicito invito a scoprire e ridefinire nuove trame possibili.
Un invito a resistere.

Foto: La Strega bruciata viva di Luchino Visconti con Silvana Mangano

