Domenica 1 dicembre, presso il cinema Astra, Paolo Benvenuti incontrerà il pubblico in occasione delle proiezione del film “Gostanza da Libbiano”, vincitore del Gran Premio speciale della giura a Locarno nel 2000.

Il film ricostruisce un caso di stregoneria nell’Italia di fine cinquecento a San Miniato al Tedesco, nel Granducato di Toscana.

Al centro di quest’opera impeccabile e rigorosa, basata sugli atti autentici del processo, non è tanto, come si potrebbe pensare, l’atto d’accusa all’arroganza e al fanatismo, pure indiscutibili della chiesa cattolica, quanto l’impossibilità di discernere la Verità.

Emblematica, a tal proposito, la sequenza che mostra il severo inquisitore osservare, prima, gli svariati alambicchi di Monna Gostanza e, poi, sollevare gli occhi ad un affresco per ritrovare quelle stesse ampolle nelle mani di figure sacre.

Crudele assassina o vittima innocente? Gostanza appare agli occhi dello spettatore come un enigma irrisolvibile: se, all’inizio, confessa con vivo compiacimento, le morti causate dalle sue malìe, subito dopo nega e afferma di aver parlato solo a causa dei supplizi.

La spiegazione, però, non convince dato che, successivamente, con orgoglio, lei stessa dichiara che quanto raccontato è tutto vero e non conseguenza della paura.
Il fascino del personaggio di Gostanza risiede proprio nella sua ambiguità: nel suo dire e negare, nella sua fierezza indomita e nei suoi inaspettati cedimenti.